Medici ex specializzandi, Corte Giustizia e Commissione Europea danno ragione a Consulcesi: i Tribunali Italiani si devono adeguare. “Rivalutazione interessi e stop alla prescrizione”

Dal Lussemburgo confermati i rimborsi agli “ante ‘82” e sanciti i principi da sempre espressi dal pool di legali che ha già ottenuto oltre 600milioni di euro in favore di migliaia di medici

Storica sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla vicenda dei medici ex specializzandi. Riconoscendo appieno il principio giuridico da sempre sostenuto dal pool di legali di Consulcesi, andando così a risolvere la controversia giurisprudenziale determinatasi dinanzi alla Corte di Cassazione, i giudici di Strasburgo hanno confermato il diritto all’adeguata remunerazione ai medici iscritti prima del 1982 al corso di specializzazione e al conseguente rimborso per risarcimento danni. 

La sentenza in oggetto crea, dunque, i presupposti giuridici per un nuovo orientamento delle Corti nazionali chiamate a pronunciarsi nelle cause causate dalla mancata attuazione delle direttive Ue in materia da parte dello Stato italiano. Come si ricorderà sono centinaia di migliaia i medici che si sono specializzati tra il 1978 ed il 2006 senza l’adeguata remunerazione e, proprio grazie al lavoro dei legali di Consulcesi, in loro favore sono stati già riconosciuti oltre 600milioni di euro con la spesa per le casse pubbliche ora destinata a lievitare fino a diversi miliardi di euro.  

“La Corte Europea – commenta l’avvocato Marco Tortorella, specialista del contenzioso – ha confermato l’orientamento da noi sempre sostenuto e che, peraltro, era già stato preferito dalle Sezioni Unite e dalla Commissione Europea: anche gli iscritti prima del 1982 hanno diritto alla adeguata remunerazione e, quindi, al risarcimento dei danni, ovviamente solo in riferimento agli anni di frequenza a partire dal 1983”. L’avvocato pone poi in evidenza un concetto fondamentale sulla vicenda degli ex specializzandi: “Questa pronuncia varrà ovviamente anche in tutti gli altri giudizi nei quali si tratta delle questioni relative agli iscritti prima del 1982”. 

Riguardo il tema della rivalutazione e degli interessi, va ricordata la presa di posizione della Commissione Europea che nelle memorie aveva anche affermato che il diritto al risarcimento del danno ricomprende il danno emergente, il lucro cessante, gli interessi (cd. compensativi: secondo un tasso congruo e le perdite supplementari che essi possano provare).  “Secondo la Commissione Europea le norme comunitarie (art. 288 TFUE e art. 43 TUE) – prosegue l’avvocato Tortorella – perciò si oppongono in particolare a una disposizione nazionale quale quella dell’articolo 11 comma 1, ultima frase della legge 370/99 secondo cui non si dà luogo al pagamento di interessi e di importi per rivalutazioni monetarie”. Questo, chiaramente, porterà a prevedere congrui risarcimenti che possono anche portare a triplicare le somme. 

Quanto affermato dalla Commissione Europea potrà incidere, inoltre, in merito al tema della decorrenza della prescrizione, atteso che proprio la legge n. 370/99, ritenuta in contrasto con le norme comunitarie, era stata sino ad ora ritenuta dalla Cassazione quale termine di inizio dei dieci anni.

Alla luce di tali importanti novità, nei giudizi ancora pendenti presso le Corti italiane si insisterà con maggior forza affinché la questione sull’ammontare del risarcimento, sulla rivalutazione e gli interessi, nonché sulla prescrizione venga rimessa dinanzi alla Corte di Giustizia Europea in modo che quest’ultima – anche su tali questioni – si pronunci sulla corretta applicazione delle norme comunitarie.

Sulla scia delle importanti conferme che arrivano dalla Corte Europea, i legali di Consulcesi invitano “i medici specialisti a portare avanti i contenziosi sempre con maggiore forza e convinzione per evitare di perdere la chance di far valere il proprio diritto”. 

Non arrendersi nel portare avanti la propria azione legale rivendicando così i propri diritti, è possibile contattando l’800.122.777 oppure direttamente attraverso il sito www.consulcesi.it.  

Massimo Tortorella

Tumori: esperto, il problema della malnutrizione è ancora troppo trascurato

L’endocrinologo AME Vincenzo Toscano invita i medici ad aiutare i pazienti oncologici ad affrontare la malattia a tavola. Il tema viene affrontato nel corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club “Il supporto nutrizionale al paziente oncologico”.

Il cancro si combatte anche a tavola, ma pochi pazienti lo sanno. E molti medici lo trascurano. A puntare i riflettori sulla “cattiva nutrizione” del paziente oncologico è Consulcesi il provider di formazione professionale con Vincenzo Toscano, endocrinologo dell’Associazione Medici Endocrinologi (AME), alla vigilia del World Cancer Day. “Nonostante la letteratura scientifica sia ricca di studi che mostrano il ruolo fondamentale dall’alimentazione in presenza di una patologia oncologica, la malnutrizione rimane un problema trascurato dai pazienti e anche dai medici”, spiega Vincenzo Toscano, coordinatore dell’Associazione Medici Endocrinologi. Da qui l’idea di lanciare il corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club intitolato “Il supporto nutrizionale al paziente oncologico”, coordinato da Toscano. 

“Si stima che, a seconda del tipo di tumore e dello stadio di malattia, circa il 30-50% dei pazienti oncologici siano malnutriti o a rischio malnutrizione”, afferma Toscano. “Nel paziente oncologico la malnutrizione, nelle sue diverse forme, ha un impatto negativo sulla prognosi, sulla risposta e tolleranza ai trattamenti e sulla qualità di vita, aggiunge. Ci sono evidenze solide secondo le quali la malnutrizione è un vero e proprio predittore indipendente di aumentata morbilità e mortalità e la perdita di peso e di massa muscolare inducono un maggior rischio di tossicità da chemioterapia. Lo studio osservazionale italiano PreMiO (Prevalenza della malnutrizione in Oncologia), pubblicato nel 2017, ha evidenziato su quasi 2000 pazienti arruolati al momento della prima visita oncologica che il 51% presenta uno stato nutrizionale deficitario; di questi il 9% risulta già chiaramente malnutrito mentre il 42% è a rischio di malnutrizione. 

“La malnutrizione in oncologia è un aspetto purtroppo comune in oncologia, tuttavia di non semplice risoluzione”, sottolinea Toscano. “Ma non per questo. La Giornata Mondiale contro il Cancro può essere quindi l’occasione per portare all’attenzione degli operatori sanitari – continua – l’importanza di fornire ai pazienti un adeguato supporto nutrizionale, che va considerato a tutti gli effetti un elemento imprescindibile del percorso terapeutico”.

Nel corso coordinato da Toscano si spiega in maniera pratica come affrontare il problema, dalla valutazione iniziale agli interventi terapeutici effettuabili. “L’obiettivo è quindi quello di dare agli operatori sanitari una visione completa della nutrizione in oncologia, dalla diagnosi alla terapia alimentare, suggerendo un percorso completo che comprenda tutti gli step necessari ad impostare una corretta dietoterapia”, conclude Toscano.

Ufficio stampa Consulcesi – Massimo Tortorella

Gonfi e stanchi, dieta detox contro “sindrome post-abbuffate”

Da Serena Missori endocrinologa, nutrizionista e docente della series Ecm “Gusto è Salute” di Consulcesi consigli utili per rimettersi in carreggiata dopo gli eccessi natalizi

Gonfiore, pesantezza, sensi di colpa… Sono tantissimi gli italiani che in questi giorni stanno pagando caro il prezzo degli eccessi a tavola delle recenti feste natalizie. L’errore più comune che molti fanno è quello di voler rimediare con schemi di digiuno fai da te. “Ma questa è la cosa più sbagliata che si possa fare”, avverte subito Serena Missori endocrinologa, nutrizionista e docente del corso della serie formativa “Gusto è Salute”, organizzata da Consulcesi di Massimo Tortorella.

L’esperta, quindi, elenca una serie di suggerimenti utili da seguire. “Si può e di deve essere indulgenti con sé stessi”, dice. “Non c’è nulla di sbagliato nell’aver goduto dei tipici alimenti natalizi. Inoltre, i sensi di colpa possono portare a prendere decisioni sbagliate”, aggiunge. Quindi nessuna strategia drastica.

“La prima cosa che si può fare – consiglia Missori – è aumentare, anche lievemente, l’attività fisica: qualche passeggiata più lunga o più frequente, 30 minuti in più in palestra e così via”. Una maggiore attenzione va anche all’idratazione e al suo potente effetto detox. “Non bisogna dimenticarsi di bere molto”, dice Missori. “Può essere d’aiuto anche mettere un promemoria sul cellulare per ricordarsi di bere 1 bicchiere ogni ora!”, aggiunge, raccomandando anche il consumo di tisane purificanti. “Un contributo all’idratazione può arrivare anche dal consumo di più verdura amara, come il radicchio, la cicoria, le puntarelle, che drenano i liquidi e purificano fegato ed intestino”, sottolinea l’esperta. “Per depurarsi da grandi abbuffate c’è bisogno di molto zolfo per attivare le funzioni enzimatiche epatiche di detossinazione, quindi non farti mai mancare le crucifere”, aggiunge. Per qualche giorno, Missori, suggerisce di limitare o evitare gli alimenti che tendono ad ingolfare di più il corpo. “Meglio rinunciare ai latticini, ai farinacei con glutine e agli affettati ricchi di conservanti”, dice.

Inoltre, rimediare agli eccessi natalizi può essere anche una buona scusa per imparare a mangiare meglio sempre, seguendo qualche regola di base. “In generale, si devono ridurre gli zuccheri semplici e la quota giornaliera di grassi, aumentando invece le porzioni di frutta e verdura”, dice Missori. “Può essere d’aiuto fare attenzione ai condimenti e in generale preferire metodi di cottura veloci in padella e al forno, che sono anche i più salutari”, aggiunge.

La colazione, anche in questa fase detox, ha un’importanza cruciale. “Deve essere ricca di fibre, vitamine, minerali, proteine e lipidi buoni per accendere il metabolismo e non far avere cali energetici durante la mattinata”, dice Missori. “A pranzo sarebbe meglio prediligere carboidrati integrali (senza glutine come avena o riso) e proteine magre, condire con olio extravergine di oliva e peperoncino: si avrà così un’azione antigonfiore e drenante. Due volte a settimana – continua – associa anche una tisana a base di Cardo Mariano per aiutare l’effetto detossificante”. Infine, a cena, secondo l’esperta, si può optare per verdura amara saltata in padella, a cui si può associare una fonte di cereali integrali e a una piccola quota di proteine.

Infine, qualche piccolo trucchetto. “Mastica sempre con attenzione, anche se stai lavorando mentre mangi. Almeno 15 volte per boccone!”, suggerisce. Due semplici consigli a chi è ritornato al lavoro al pc. “Per favorire la circolazione sanguigna e linfatica, evita di accavallare le gambe e solleva di tanto in tanto i talloni da terra premendo sull’avampiede e ruotare le caviglie in ambo i sensi. Così aiuterai il ritorno venoso – continua – e linfatico evitando l’accumulo di liquidi che genera acidosi e quella fastidiosa sensazione di formicolio e di addormentamento degli arti”. E conclude: “Dopo il pranzo al pc, se non si ha la possibilità di alzarsi per qualche minuto, è bene effettuare 6-8 torsioni del busto per far sì che il pasto non rimanga sullo stomaco e coadiuvarne la digestione”. 

Test medicina. Tortorella (Consulcesi): “Azione legale unica via contro numero chiuso”

“L’azione legale rimane l’unica opzione contro il numero chiuso”. È la risposta che dà Massimo Tortorella, presidente Consulcesi all’annuncio del Ministro dell’Università Maria Cristina Messa della permanenza del Numero Chiuso anche per il prossimo anno.  Un annuncio che va in senso contrario a quanto dichiarato in precedenza, quando, a pochi giorni dal termine dei test, aveva mostrato interesse e vicinanza agli studenti esclusi e aveva ammesso irregolarità e falle del sistema selettivo. Al dietro front ministeriale, monta la delusione per i migliaia di  studenti esclusi. “Per loro, l’unica via rimane l’azione legale”, dichiara Massimo Tortorella,. Il network legale è subissato di richieste di informazioni, in questi giorni, perché la possibilità di fare ricorso per avere una chance di entrare alla Facoltà di Medicina è agli sgoccioli.  

commenta Tortorella. “Un paradosso tutto italiano è il sistema del numero chiuso, – commenta Tortorella – da un lato la carenza cronica di medici dall’altro la limitazione dell’accesso alla Facoltà. Senza una soluzione, e con una popolazione sempre più longeva e anziana, presto la sanità italiana si troverà ad affrontare una vera e propria emergenza di carenza medici” commenta Tortorella.   

9 medici su 10 minacciati da fake news: Consulcesi lancia il servizio legale ‘diritto all’oblio’ per difenderli

La ricerca di Consulcesi rivela che il 60% degli operatori sanitari è interessato a verificare i contenuti Internet correlati al suo nome e potenzialmente lesivi alla privacy e all’immagine digitale. 

Le fake news possono rendere la vita professionale di un medico un vero e proprio inferno. I camici bianchi lo sanno bene, tanto che più di 9 su 10 vivono questo fenomeno come una vera e propria minaccia. E, nonostante 1 su 5 abbia provato questo abuso sulla propria pelle, quasi la metà di loro non sa che il “diritto all’oblio” garantisce la cancellazione dei propri dati personali pubblicati sul web. Di conseguenza, quasi l’80% delle vittime ha cercato di risolvere il problema da solo. 

Questi sono solo alcuni dei dati emersi dall’indagine promossa da Consulcesi su oltre 1323 professionisti. Il report mostra che oltre il 60% degli operatori sanitari coinvolti nella ricerca è interessato a un servizio che permetta di verificare i contenuti pubblicati su Internet correlati al suo nome e potenzialmente lesivi alla privacy e all’immagine digitale. In particolare, gli operatori sanitari vorrebbero accedere a un servizio semplice da utilizzare, affidabile e sicuro.

“I medici sono ben consapevoli di quanto sia importante avere una buona reputazione sul web, spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi. “La nostra ricerca mostra che gli operatori sanitari visitano ogni giorno i quotidiani di informazione generica e legata al mondo sanitario e naviga sui social network, in particolare Facebook e YouTube. Non solo. I medici – continua – utilizzano nella relazione con il paziente email e telefonate, ma anche applicazioni di messaggistica istantanea come Whatsapp e Telegram”

Con la pandemia la relazione “a distanza” con i pazienti è diventata ancora più frequente. “Durante la pandemia – riferisce ancora Tortorella – sono anche molti i medici che si sono trovati ad avere delle recensioni negative sul web. In alcuni casi, molti professionisti della sanità hanno visto apparire il proprio nome tra le notizie relative ad una causa legale in corso, notizie pubblicate dalla stampa prima della sentenza e mai rimosse anche a fronte di una assoluzione”

Consulcesi ha istituito il servizio legale “diritto all’oblio” per la rimozione di contenuti critici, falsi o scorretti che possano compromettere la professionalità dei camici bianchi. “Il diritto all’oblio – spiegano i legali Consulcesi – è il diritto di una persona fisica, non giuridica, ad ottenere la deindicizzazione o la cancellazione di un link relativo alla notizia che la riguarda quando questa non riveste più interesse pubblico, soprattutto a causa del trascorrere del tempo. I dati personali possono essere infatti trattati solo per il tempo necessario a soddisfare lo scopo per il quale sono stati raccolti”. Dopo un’analisi gratuita dei contenuti, ed una attenta valutazione legale, il team di esperti elimina le notizie false, i commenti ingiuriosi, le informazioni lesive per l’immagine e i dati trattati illecitamente secondo la normativa vigente e il diritto all’oblio riconosciuto dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea. Per contattare i legali Consulcesi, è attivo il numero verde 800-122777. 

Test Medicina: oltre 45 mila esclusi dalle graduatorie. Tortorella, Consulcesi: “Gli studenti dicono basta, boom di ricorsi”.

Attenzione: solo 60 giorni di tempo per tutelare il proprio diritto allo studio

Quest’anno sono oltre 45 mila gli aspiranti medici esclusi dalle graduatorie di accesso alla facoltà di Medicina. Degli oltre 60 mila partecipanti al test, infatti, solo un quinto riuscirà ad immatricolarsi. Tra irregolarità e sospetto di concorsi truccati gli studenti sono esausti, ci sarà boom di ricorsi” così il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella a un giorno dal primo scorrimento della graduatoria nazionale del test di medicina 2021.

Sono 14.020 i posti disponibili, una cifra ridicola sia in termini di opportunità, che in termini di utilità socio assistenziale vista la carenza di medici nel nostro Sistema sanitario, continua.  

Il test di medicina, oltre alle irregolarità che hanno riguardato l’utilizzo di cellulari nel corso della prova, la violazione dei tempi di consegna e dell’anonimato degli studenti, oltre al conflitto di interessi tra i rappresentanti degli Ordini dei medici che facevano parte della commissione con il ruolo di definire i posti disponibili, vi sono stati dei gravi errori nella prova stessa che hanno compromesso lo svolgimento del test e l’attribuzione dei punteggi”, prosegue Tortorella.

Tuttavia, il Ministero ha annullato soltanto una domanda delle quattro domande errate. Si tratta della domanda 56 per la quale è stato attribuito un punteggio pari a 1,5. Mentre per le risposte 2, 21 e 23 le soluzioni corrette non erano quelle indicate e messe a disposizione da AccessoProgrammato. 

La toppa è stata peggio del buco e fa emergere l’inadeguatezza di un sistema che non si basa sulla meritocrazia e che utilizza degli strumenti di selezione del tutto inadeguati. Lo sportello informatico di Consulcesi riguardo al numero chiuso è stato inondato da subito di segnalazioni riguardo svolgimenti impropri della prova. A tal proposito, i nostri esperti stanno già lavorando per predisporre i diversi ricorsi nei tempi previsti dalla legge”, Conclude Tortorella.

 I tempi per la presentazione del ricorso, infatti, sono abbastanza stretti: 60 giorni per gestire tutte le pratiche e predisporre i documenti in modo corretto per arrivare preparati alla scadenza. Per questo è importante affidarsi a professionisti del settore che possano seguire tutto l’iter. In questo, la lunga storia del network legale Consulcesi/Numero chiuso che da anni gestisce questo tipo di cause con importanti risultati, rappresenta una realtà affidabile per ottenere giustizia.

Per informazioni e segnalazioni è possibile accedere allo Sportello Legale sul sito www.numerochiuso.info/ o chiamare il numero verde 800189091.

IL CAPITALE DIGITALE. Salute, economia, lavoro: sfide e opportunità per un Rinascimento tecnologico italiano

Durante la pandemia PMI digitalizzate cresciute del 50%. 

Tortorella (Consulcesi): “Transizione al digitale unica via per crescere”

Come affrontare le sfide di oggi cogliendo le opportunità per un Rinascimento tecnologico italiano: lo spiega Massimo Tortorella, presidente e fondatore Consulcesi, nel libro ‘Il Capitale Digitale’ 

Durante i mesi del lockdown in cui l’economia italiana era paralizzata, le aziende basate sul digitale hanno retto il colpo. Anzi, le PMI che avevano investito nella transizione digitale sono cresciute del 50%, secondo uno studio del Politecnico di Milano.  L’innovazione digitale ha rappresentato una sorta di ancora di salvezza per le aziende.

E proprio la valorizzazione del digitale e il riconoscimento dell’importanza del “capitale umano” nei processi di crisi e di crescita, è il tema del nuovo libro di Massimo Tortorella, “Il capitale digitale”, in uscita il 22 luglio in formato cartaceo e digitale. Il secondo lavoro dell’ “imprenditore del domani” – così Gianluigi Pacini Battaglia definisce il presidente di Consulcesi Group nelle prefazione, intreccia esperienza personale e professionale ad una visione del futuro che non prescinde dalla necessità di “dirigere l’attuale economia capitalistica verso nuovi traguardi, come quello per la transizione ecologica e digitale”. 

Nelle pieghe della crisi pandemica Tortorella individua “un presente estremamente vivace, ricco di opportunità da cogliere sia a livello nazionale che internazionale”, nell’ambito dell’economia, del lavoro e soprattutto della salute. 

Valorizzare il capitale del nostro Ssn.  Mettere al centro le persone, soprattutto in epoca post-Covid, significa anzitutto porre attenzione al valore universalistico della salute e, comprendere quale sia la situazione di partenza per impostare una strategia che indichi la direzione precisa e coerente di evoluzione dei modelli organizzativi e tecnologici, al fine di avere una digitalizzazione che produca benefici in ambito medico e sanitario, è il primo passo verso una vera e propria transizione digitale.

 In Italia ed in Europa la crescita del numero di longevi va di pari passo con l’aumento di cronicità e non autosufficienza, di conseguenza la richiesta assistenziale sarà sempre maggiore e i sistemi sanitari dovranno sostenere costi sempre più elevati. In quest’ottica, la digitalizzazione è una delle vie da seguire per affrontare le nuove sfide della sanità. 

Tuttavia, vi sono numerosi ostacoli all’adozione dei servizi di sanità digitale che vanno dalla scarsa conoscenza informatica dei medici alla mancanza di un quadro normativo sulla riservatezza per le comunicazioni tra medico e paziente. Questo fa vacillare l’equilibrio tra la sostenibilità del sistema e il suo carattere universalistico, ma come sostiene Tortorella è possibile realizzare un “Rinascimento digitale” che nella ridistribuzione della ricchezza coniughi “il valore del lavoro all’etica, la forza delle idee alla realtà, e che ancori una visione imprenditoriale alla sua concretizzazione”.

Centralità della formazione continua. Il Capitale Digitale di Massimo Tortorella affronta il tema delle nuove professioni del futuro soprattutto in ambito sanitario per le quali è di vitale importanza il continuo aggiornamento e la formazione costante soprattutto attraverso l’e-learning che permette di essere formati ed informati in tempi decisamente più rapidi ed efficienti rispetto alle formule classiche di formazione.

Il capitalismo digitale reclama infatti nuove professionalità e competenze, e richiede percorsi, modelli e strumenti di certificazione di questo sapere innovativi. Ecco perché ritengo sia la formazione il campo di applicazione più importante tra le novità che il capitale umano digitale reca con sé. Le nuove professioni del futuro, infatti, presupporranno sempre più una multidisciplinarietà”, scrive Pacini Battaglia nella prefazione.

Verso un’educazione digitale.  Le piattaforme digitali sono ormai l’elemento centrale dello sviluppo economico, produttivo e sociale di questa società in cui, nel libro del presidente di Consulcesi, il concetto di “virtuale” torna all’origine etimologica latina di “virtù” attraverso interrogativi e risposte che hanno l’obiettivo di destare l’attenzione di imprenditori e rappresentanti delle istituzioni su un nuovo fenomeno economico che richiede una diffusa educazione digitale per cavalcare l’onda del capitalismo  digitale, non esserne travolti e “per non perdere l’occasione di allargare il nostro orizzonte”.

BIOGRAFIA AUTORE

MASSIMO TORTORELLA

Classe 1970 e laurea in Giurisprudenza, è presidente e fondatore di Consulcesi. Imprenditore visionario e coraggioso, è tra i pionieri della tecnologia Blockchain soprattutto in ambito Fintech. Con Consulcesi ha anche introdotto sin dagli anni Novanta l’utilizzo del web in tutti i servizi della professione medica, dando vita alla più grande piattaforma e-learning del settore. La sua creatura è oggi un gruppo internazionale, riconosciuto quale eccellenza in ambito legal, education e digital. Questo volume segue il suo fortunato saggio d’esordio Cripto-svelate (Paesi Edizioni, 2019) sulle più importanti novità in ambito tecnologico e digitale.

Con il contributo di:

GIANLUIGI PACINI BATTAGLIA

Gianluigi, classe 1975 e studi in Economia, è un esperto e apprezzato consulente strategico. Dopo un decennio a Londra, nel 2011 è stato invitato, come partner, ad entrare in Core Asset Management, società di consulenza finanziaria, con il compito di supervisionare gli investimenti in private equity nel campo delle nuove tecnologie. Attualmente ricopre il ruolo di Chief Strategy Officer in Consulcesi ed è membro dell’advisory board del primo fondo europeo regolato di investimento in Crypto Asset.

Test d’ingresso per le facoltà di Medicina: ‘Al bando i dubbi!’ con i consigli degli esperti

Cosa è importante sapere sul test d’ingresso per la facoltà a numero chiuso di Medicina nel live webinar di Consulcesi.

Sarà un’estate sui libri per gli aspiranti studenti alla Facoltà di Medicina e Odontoiatria e ogni anno, a una settimana dalla chiusura del bando d’iscrizione, puntuali arrivano dubbi e incertezze sulla corretta lettura e interpretazione del testo. I legali Consulcesi di Massimo Tortorella, da oltre vent’anni punto di riferimento dei professionisti della sanità, danno dei suggerimenti agli aspiranti medici rispetto alla prova di ammissione al corso di laurea. “Nei diversi anni di attività, abbiamo spesso preso in carico situazioni di esclusione dall’ammissione per vizi di forma legati al bando e, quindi, alla presentazione della documentazione necessaria. Per questo diamo delle risposte alle domande più frequenti al fine di aiutare tutti coloro che trovano difficoltà ad accedere all’iscrizione al test a numero chiuso di medicina – ha spiegato il Business Legal Manager Consulcesi, Bruno Borin insieme a Sara Saurini Legal Communication Manager nel live webinar “Al bando i dubbi!”, organizzato da Consulcesi in occasione del periodo di presentazione delle domande al bando indetto dal Ministero dell’Università e della Ricerca lo scorso 25 giugno. Mancano pochi giorni, infatti alla chiusura del bando per iscriversi (entro 22 luglio alle ore 15).

Ecco, quindi, alcune delle principali domande dei partecipanti:  

Quando è perfezionata la domanda? 

La domanda è da considerarsi conclusa e perfezionata solo con il pagamento della quota di iscrizione che potrà avvenire anche oltre il 22 luglio, data ultima per presentare la domanda, ma non oltre il 2 agosto. Le iscrizioni saranno invece aperte dal 30 giugno al 22 luglio 2021 alle ore 15. L’unica modalità di iscrizione è attraverso il portale Universitaly.it.

Com’è strutturata la prova? La prova è unica per Medicina e Odontoiatria e identica in tutte le sedi d’esame. È composta da 60 quesiti a risposta multipla: cultura generale, logica, chimica, biologia, fisica e matematica. Il tempo è di 100 minuti ed è uno dei fattori più importanti per portare avanti con successo la prova. Si svolgerà venerdì 3 settembre alle ore 13. 

Cosa fare prima della prova? È bene monitorare il sito dell’ateneo in cui si andrà a svolgere la prova per informarsi circa le misure anti-contagio che verranno adottate il giorno del test, perché potrebbero inasprirsi se dovesse esservi un aumento dei contagi.

Cosa ricordare il giorno della prova? Il primo consiglio è di arrivare in largo anticipo, per potersi sottoporre alle misure anti Covid previste in ogni singola Facoltà evitando il rischio di non arrivare in tempo. Prima di uscire di casa, controllare i documenti di riconoscimento.  Raccomandiamo ad ogni candidato di verificare l’integrità del plico contenente la prova e di denunciarne immediatamente l’anomalia qualora ve ne fosse bisogno.

Come viene costruito il punteggio? Come scritto nel bando, entreranno in graduatoria coloro che hanno ottenuto un punteggio uguale o superiore a 20. Ad ogni risposta esatta verranno assegnati 1,5 punti, ad ogni risposta errata verranno sottratti 0.4 punti, per ogni risposta omessa invece il punteggio sarà uguale a zero. Dove c’è un forte dubbio, meglio non rispondere. Il punteggio massimo è 90. In caso di parità viene dato un peso specifico ai diversi temi: pertanto attenzione alle domande cui rispondete, più peso alla logica e cultura generale e a seguire in ordine decrescente biologia, chimica, fisica e matematica. In caso di ulteriore parità, verrà scelto lo studente più giovane. 

Cosa fare dopo la prova? Viene definito il “giorno cruciale”, ovvero il 28 settembre, quello della pubblicazione della graduatoria. “Da questa data potrete verificare la vostra posizione in graduatoria in cui potrete trovare accanto al vostro nominativo diverse diciture: assegnato, nel caso di superamento della prova a cui dovrete far seguire l’immatricolazione entro 4 giorni; prenotato, nel caso in cui si è rientrati nella seconda o terza scelta di facoltà inserita nella domanda. In entrambi i casi è necessario formalizzare, entro le ore 12,00 del quinto giorno successivo allo scorrimento della graduatoria, l’interesse a rimanere nella stessa altrimenti si rischia l’eliminazione dalla graduatoria stessa. 

Il test a numero chiuso per l’accesso alle facoltà di Medicina resta un tema centrale per le attività di Consulcesi che, come ogni anno, continuerà a mettere a disposizione degli aspiranti medici il proprio team di esperti sia prima che dopo lo svolgimento della prova di ammissione. 

Medicina, sentenza storica: riammessi gli studenti con riserva

Il Consiglio di Stato dà ragione a Consulcesi: “Posti inferiori al fabbisogno”.

Roma, 09 giugno – Finalmente una buona notizia per i futuri medici: il Consiglio di Stato si esprime su un gruppo di studenti alla Facoltà di Medicina a numero chiuso che potranno essere ufficialmente iscritti alla facoltà che da qualche anno frequentavano con riserva. “Una sentenza storica” commenta Massimo Tortorella Presidente di Consulcesi, “il Consiglio di Stato ammette che il numero di posti per entrare a medicina era inferiore al fabbisogno. Una vittoria per Consulcesi che ha sostenuto i ragazzi e le famiglie nel sogno di diventare medici”, commenta Tortorella. 

Una sentenza storica per chi vuole studiare Medicina. La sentenza 3902/21 del 20.05.2021 del Consiglio di Stato ammette in via definitiva a Medicina chi ha fatto ricorso accogliendo l’appello contro la negativa sentenza del TAR in virtù del riconoscimento, di una chiara mancanza generale: ovvero un numero non consono di posti per il fabbisogno nazionale e precisando peraltro la legittimità dei ricorsi collettivi che era stata messa in dubbio da una giurisprudenza minoritaria

Questa sentenza non è un caso isolato” – commentano i legali – La decisione definitiva del CDS non è un caso isolato: molti ricorsi stanno seguendo la stessa strada, è importante essere consapevoli dell’importanza di procedere al Consiglio di Stato per fare in modo che anche per altri ragazzi si inneschi il medesimo meccanismo.

 “Il network legale Consulcesi e lo studio legale Tortorella, che si occupavano dei casi, stanno procedendo a dare notizia agli assistiti del ricorso accolto per il loro test di Medicina.

Non un caso isolato. 

“Per gli studenti coinvolti, e per chi è stato ammesso con riserva, è una vera e propria conquista”. – commentano i legali “Un ricorso apre molte strade per l’ammissione a Medicina, e chi ha da sempre questo sogno vede nuove possibilità di realizzazione. Per il futuro auspichiamo tutti una soluzione legislativa strutturata, ma nel frattempo la strada migliore appare quella dei ricorsi!

Ufficio stampa 380 46 48 501 

Sanità, scuole specializzazione. Tortorella (Consulcesi): Aumentare posti disponibili per evitare fuga medici

Il 20 luglio si svolgerà la prova nazionale per l’ammissione alle Scuole di specializzazione di area sanitaria per l’anno accademico 2020/2021. “Spero che il numero di borse di studio a disposizione dei giovani medici sia maggiore quest’anno” commenta Massimo Tortorella, presidente Consulcesi, alla luce della pubblicazione del bando. “Ad ogni concorso, le borse delle scuole di specializzazione si rivelano di gran lunga inferiori al fabbisogno reale, generando un imbuto formativo tra neolaureati e quanti entreranno nel mondo lavorativo. Molti giovani medici si sentono frustrati e costretti a trasferirsi all’estero, dieci mila medici in dieci anni sono andati via, dopo i soldi spesi per formarli, creando un enorme vulnus nel Servizio Sanitario Nazionale” prosegue Tortorella, a capo del network legale e formativo in ambito sanitario.

“La pandemia ha portato in luce l’enorme carenza di personale medico nel nostro paese e la precaria condizione dei medici.”, continua Tortorella. “È più che mai urgente che le istituzioni competenti rivedano le norme che regolano il percorso di studi in medicina per l’accesso ad ogni grado di formazione, per favorire l’aumento di medici in Italia e per migliorare le prestazioni del SSN”, conclude Tortorella.