Internet dipendenza: i campanelli d’allarme

OGGI 22 FEBBRAIO 2019 TORNA LO #SCONNESSIDAY

ADOLESCENTI IPERCONNESSI? I 7 CAMPANELLI D’ALLARME DELL’INTERNET-DIPENDENZA

A un anno di distanza dalla proposta di istituire una Giornata Mondiale della S-connessione, Consulcesi Club riaccende i riflettori sulla web-addiction attraverso la Pagina Facebook “Sconnessi Day”

Un adolescente su cinque ha un rapporto problematico con il web, secondo una ricerca della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli – Università Cattolica del Sacro Cuore. Dopo il grande successo, lo scorso anno, dello #SconnessiDay al Ministero della Salute, e la proposta condivisa con il cast e il regista del film “Sconnessi”, Christian Marazziti, di istituire una Giornata Mondiale della S-connessione da celebrare ogni 22 febbraio, Consulcesi Club torna sul fenomeno dipendenza da internet. Come distinguere l’adolescente appassionato di nuove tecnologie da chi ha sviluppato una vera e propria web-addiction? Attraverso il corso FAD (Formazione a Distanza) del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione “Internet e adolescenti: I.A.D. e cyberbullismo”, fruibile gratuitamente anche da parte di pazienti, insegnanti e genitori su http://www.sconnessiday.it, è possibile scoprire i campanelli d’allarme dell’internet-dipendenza. Responsabile scientifico del corso, lo psichiatra David Martinelli, del Centro Pediatrico Interdipartimentale Psicopatologia da Web presso la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma.

L’USO DEL TEMPO. Il tempo trascorso in rete è sicuramente un elemento fondamentale per ravvisare un uso eccessivo del web. Tuttavia, è importante considerare come queste ore si inseriscano nell’organizzazione generale della giornata, quanto tempo libero ha l’adolescente. Un significativo segnale d’allarme è l’alterazione del ritmo sonno-veglia.

IL MONDO DELLA SCUOLA. Oltre a valutare il rendimento scolastico, è necessario prestare dovuta attenzione ai rapporti con i compagni ma soprattutto a quale investimento emotivo e di energie viene fatto nell’ambito dello studio e delle relazioni interpersonali.

LE AMICIZIE OFFLINE. È importante il numero di relazioni reali di amicizia ma anche la qualità e la profondità di questi rapporti, gli interessi condivisi, il tempo trascorso insieme e il livello di confidenza.

GLI INTERESSI NELLA VITA REALE. Bisogna, inoltre, interrogarsi su quanto siano vari e profondi, e in che relazione siano tra loro, gli interessi nella vita reale dell’adolescente, in modo da capire se siano solo l’emanazione di quelli coltivati in rete.

L’AFFETTIVITÀ. Una dimensione che appare spesso appiattita, considerata come un elemento poco significativo per la propria vita.

LA PRESENZA IN FAMIGLIA. Attenzione a quanto l’adolescente è presente in casa, alla sua partecipazione attiva alla vita familiare. È importante anche valutare il tipo di relazioni familiari, per capire se siano strutturate come esperienze realmente comunitarie o se i rapporti avvengano prevalentemente tra singoli membri.

L’AGGRESSIVITÀ DA S-CONNESSIONE. Se costretto ad interrompere la connessione internet, l’adolescente può incorrere in manifestazioni di rabbia esplosive ed incontrollate, sia verso gli oggetti che verso le persone. Per questo è sconsigliato interrompere bruscamente il collegamento al web mentre è necessario instaurare un dialogo che porti gradualmente ad una contrattazione sul tempo da trascorrere online.

È attiva la Pagina Facebook https://www.facebook.com/SconnessiDay/ con infografiche e materiali video per sollecitare giovani e adulti a “sconnettersi” da tutti i device almeno un’ora al giorno, dalle 20.30 alle 21.30, per tornare a vivere le relazioni reali e a comunicare davvero.

Ufficio stampa Consulcesi

[email protected] 328.4812859 – 340.8293082

Sondaggi mai più fake con la blockchain

TRASPARENZA, INALTERABILITÀ E SICUREZZA DEI DATI PER INDAGINI SANITARIE E RICERCHE

Annunciata la partnership con Iqvia: farmaci sicuri e tracciabili e trial clinici immutabili

Indagini sanitarie verificate, formazione ECM certificata, tracciabilità della crioconservazione delle staminali e garanzia della supply chain farmaceutica: all’evento in Senato “Blockchain in Sanità: opportunità e prospettive” la rivoluzione digitale dell’Healthcare diventa realtà

Presentato al Senato il primo prototipo per sondaggi, ricerche e indagini sanitarie a prova di fake e di rischi informatici. Il progetto “Survey Chain” è stato illustrato con una dimostrazione pratica “dal vivo” da parte di Andrea Tortorella, CEO di Consulcesi Tech che ha catturato l’attenzione della platea di esperti e politici presenti all’evento “Blockchain in Sanità: opportunità e prospettive” organizzato da Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Sanità del Senato. L’esperimento ha dimostrato che applicando la tecnologia blockchain alla raccolta dei dati è possibile avere dei risultati certi ed inalterabili, scongiurando il rischio di manomissioni e fake news spesso alla ribalta delle cronache e di fondamentale importanza soprattutto nel settore sanitario.

Blockchain e Sanità si confermano un binomio virtuoso destinato a innovare i Sistemi Sanitari Nazionali di tutto il mondo grazie alle caratteristiche chiave di questa tecnologia: decentralizzazione, trasparenza, sicurezza e immutabilità. «L’Italia deve essere capofila di questa rivoluzione tecnologica – sottolinea Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi Tech – perché il nostro Sistema Sanitario Nazionale è costantemente sotto pressione anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Rispondere ai bisogni di salute dei cittadini richiede una conoscenza approfondita delle loro esigenze – sottolinea Massimo Tortorella –, ciò adesso è possibile attraverso indagini sanitarie verificate, i cui dati sono a prova di fake news grazie alla Blockchain: una vera e propria catena della fiducia».

Survey dedicate alla salute, indagini sull’adeguatezza delle prestazioni sanitarie e questionari in materia di polizze assicurative sono solo alcuni dei punti nevralgici che, grazie alla Blockchain, possono essere affrontati ottenendo risposte verificate e quindi utili a migliorare concretamente i servizi offerti ai cittadini. Sarà proprio la “catena dei blocchi” a stabilire un nuovo standard per la gestione dei dati sanitari, a partire dalle cartelle cliniche: con questa tecnologia, entreranno a far parte di un database condivisibile e immutabile consultabile dal personale medico, nel pieno rispetto della privacy dei pazienti e scongiurando i rischi informatici.

«La Sanità si conferma campo privilegiato per l’applicazione della Blockchain – spiega Andrea Tortorella, vice-presidente dell’Osservatorio Blockchain Link Campus University e CEO di Consulcesi Tech – e lo dimostrano le iniziative che stiamo portando avanti. Dalla formazione ECM certificata, progetto sviluppato in Albania per la sua vocazione all’innovazione digitale, alla tracciabilità della crioconservazione delle staminali, fino alla partnership con IQVIA per una piena trasparenza della supply chain farmaceutica, la sicurezza dei farmaci e la garanzia dell’inalterabilità dei trial clinici».

Ufficio stampa Consulcesi Tech

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Tecniche Antistress certificate salva amore

Online il primo ebook “Antistress: Teoria e Pratica” a cura dell’endocrinologa Serena Missori. Le tecniche antistress che salvano l’amore certificate dai medici: Una vita di coppia sana passa anche dalla regola delle tre “C”.

La dottoressa Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista: «Consapevolezza, conoscenza e coscienza per stare bene con se stessi e con il partner. Così lo stress da nemico diventa alleato»

“Omnia vincit amor et nos cedamus amori” (“L’amore vince tutto e noi cediamo all’amore”) scriveva il poeta latino Virgilio. In effetti, l’amore vince tutto: a cominciare dallo stress, un meccanismo di difesa necessario per la nostra sopravvivenza ma che dobbiamo imparare a gestire per non esserne sopraffatti, anche nel rapporto di coppia, perché può addirittura diventare nostro alleato. In occasione di San Valentino, Consulcesi Club, in collaborazione con il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, lancia un ebook (edito da Paesi Edizioni), on line gratuitamente su www.consulcesiclub.it, a disposizione di tutti i medici che vogliono saperne di più su come le tecniche antistress aiutino non solo la nostra salute, ma anche l’amore. Nell’ebook “Antistress: Teoria e pratica”, infatti, l’endocrinologa e nutrizionista Serena Missori e il dottor Alessandro Gelli rivelano i segreti per controllare gli effetti negativi dello stress attraverso esercizi pratici, una corretta alimentazione e l’assunzione di integratori specifici. Fondamentale per ottenere risultati positivi – e tenersi stretto il partner – è la motivazione, presupposto imprescindibile per l’applicazione della regola delle tre “C”: consapevolezza, conoscenza e coscienza. Bastano poche facili tecniche da applicare ogni giorno per mantenere l’equilibrio psico-fisico e ritrovare la serenità perduta. Un allenamento quotidiano che nella sfera relazionale e sessuale allontana malumore, irritabilità e calo del desiderio. Consigli utili nella vita di tutti i giorni e preziosi per arrivare preparati (e rilassati) a San Valentino e trascorre in armonia con se stessi e con il proprio partner la festa degli innamorati. Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, illustra la portata innovativa dell’operazione: «Dopo il grande successo del progetto dei Film Formazione, l’aggiornamento medico diventa ancora più coinvolgente e accattivante grazie alla nostra nuova collana di e-book. Con un semplice clic la Formazione a Distanza è adesso sempre a portata di mano, in linea con le esigenze di una professione, come quella medica, in cui il tempo sembra non bastare mai». Punto di forza del progetto, l’individuazione di tematiche di forte interesse per i pazienti, per porre argine alla deriva della fake news in materia di salute, attraverso la predisposizione di contenuti divulgativi disponibili anche sui principali book store online. Ufficio stampa 3472207091 – 06.45209801

Diete post feste: le più cliccate

Gli italiani si rivolgono al dottor Google per il fai-da-te

Dieta chetogenica, Dukan, del gruppo sanguigno, del riso e, ultima in ordine cronologico, del ghiaccio. Nel mese di dicembre, quando gli aperitivi per farsi gli auguri impazzano, con la fetta di panettone sempre in agguato e le santificate cene, gli italiani si fanno prendere dal panico dei chili di troppo. Così finiscono per consultare ‘dottor Google‘ nella veste di dietologo fai-da-te per accedere a regimi alimentari a costo zero e sedare i sensi di colpa. Lo rivela un’analisi di Consulcesi Club in collaborazione con il portale web Sanità Informazione. Tra le diete più cliccate nel mese di dicembre spiccano la chetogenica, la Dukan, la dieta del gruppo sanguigno e quella del riso, con un picco per quella del ghiaccio. “Ma regimi alimentari caratterizzati da privazione dei carboidrati, produzione di corpi chetonici, assunzione di un unico alimento e, addirittura, induzione di termogenesi attraverso il consumo di ghiaccio, rappresentano un potenziale rischio per la salute, e non una dieta utile a migliorare benessere e forma fisica”, avvertono gli esperti di Consulcesi.

“Per contrastare la ‘concorrenza sleale’ del cosiddetto dottor Google – aggiunge Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista – i medici devono essere costantemente formati e aggiornati per fornire ai pazienti le indicazioni più adeguate sui rischi delle diete improvvisate, senza alcuna base scientifica e spesso anche dannose”. “Ognuno di noi è un essere unico e diverso dagli altri – spiega – e un modello standard di dieta uguale per tutti scontenterà sempre molti, con dimagrimenti in bruttezza a discapito della massa magra e malessere psicofisico”. Un modo per non rassegnarsi all’accumulo dell’adipe natalizio comunque esiste, rassicura Missori: “Utilizzare strategie disintossicanti nei giorni precedenti e posteriori alle feste – sottolinea – come il brodo di ossa, estratti di finocchio, zenzero e sedano o le tisane al tarassaco”.

In parole povere, fare la dieta il giorno di Natale proprio non si può, ma tenersi a bada prima e dopo è l’unico modo per non ritrovarsi il giorno della Befana con i jeans che non ne vogliono più sapere di chiudersi.

Leggi sulla Blockchain: Malta scommette per l’innovazione

Malta scommette su Blockchain, criptovalute e tecnologia DLT. L’1 novembre nell’isola sono entrate in vigore tre leggi che stabiliscono un quadro normativo per regolamentarle

Il 1° novembre a Malta sono entrate in vigore tre leggi che stabiliscono un quadro normativo che regolamenta la Blockchain, le criptovalute e la tecnologia DLT (Distributed Ledger Technology) confermandosi, così, Paese capofila al mondo nella certezza giuridica in questo ambito. Proprio la necessità di una regolamentazione comune che promuova l’innovazione e, al contempo, tuteli gli investitori è stato uno degli argomenti al centro del Malta Blockchain Summit, dove è emerso che essendo Malta uno Stato membro dell’Ue, la speranza di molti investitori è che questa «ondata regolatoria» attecchisca anche nell’Unione, spingendo altre nazioni a seguire l’esempio del Paese.

«Certezza del diritto e innovazione è un binomio vincente — ha sottolineato Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Tech, compagnia attiva negli ambiti della blockchain e della cyber security —. È importante creare un framework regolatorio adatto alle evoluzioni di una tecnologia dall’impatto rivoluzionario come la Blockchain. Questo settore può e deve essere regolamentato a beneficio di consumatori ed investitori: noi lo abbiamo dimostrato grazie a ConsulCoin Cryptocurrency Fund, il primo fondo d’investimento EU regolato dedicato a cryptocurrency e tecnologia Blockchain». L’Autorità di sicurezza finanziaria di Malta, infatti, spiega una nota della società, ha recentemente rilasciato la licenza per la costituzione del fondo, realizzato in collaborazione con Mashfrog, azienda Fintech che ha lanciato la prima ICO europea su AI applicata al settore dell’advisory robotizzato.

1 Convegno Nazionale Formazione Specialistica Medica

DIRITTO AL RISARCIMENTO E PRESCRIZIONE:
LIMITI E OPPORTUNITÀ NEL DIRITTO COMUNITARIO E NELL’ORDINAMENTO ITALIANO

I diritti dei medici in primo piano al Senato. Presso la Sala Capitolare del Convento di S. Maria sopra Minerva, si svolge il primo Convegno Nazionale dal titolo “Formazione specialistica medica. Diritto al risarcimento e prescrizione: limiti e opportunità nel diritto comunitario e nell’ordinamento italiano”.

Una giornata di confronto tra illustri giuristi ed esponenti del mondo sanitario su una vertenza che dura da oltre vent’anni a causa della discriminazione patita dai medici specializzati tra il 1978 e il 2006 senza ricevere il corretto trattamento economico, nonostante fosse previsto dalle direttive Ue in materia (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE).
Tra i numerosi e autorevoli relatori, il Professor Guido Alpa, Ordinario di Diritto civile presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “Sapienza”, con un intervento dal titolo “Obblighi comunitari nei Trattati dell’Unione Europea e principio di responsabilità degli Stati membri per i danni causati ai singoli in conseguenza di violazioni del diritto comunitario nella giurisprudenza della CGUE”, e il Professor Bernardo Giorgio Mattarella, Ordinario di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza della Luiss “Guido Carli”, che tratta il tema dell’evoluzione della disciplina della formazione medica specialistica e i relativi problemi applicativi. Spazio anche al delicato e sempre attuale tema della responsabilità professionale medico-sanitaria grazie al contributo all’Onorevole Federico Gelli, relatore della Legge 24 del 2017. Un dibattito arricchito dai preziosi contributi di esperti quali il Prof. Avv. Andrea Saccucci, Associato di Diritto internazionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”; il
Dottor Enzo De Vincenzi, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione; il Prof. Avv. Sergio Di Amato, già Presidente della Terza Sezione Civile della Corte Suprema di Cassazione; l’Avvocato Maurizio Hazan, Fondatore e Managing Partner Studio Legale Associato Taurini & Hazan; la Professoressa Paola Frati,
Ordinario di Medicina legale presso l’Università di Roma “Sapienza”.
Un confronto che vede in prima linea il mondo accademico italiano: proprio per questo si sta sviluppando una collaborazione affinché i materiali del convegno diventino oggetto di un corso dedicato presso la Luiss School of Law.
L’evento, promosso dalla testata giornalistica Sanità Informazione e patrocinato da FNOMCeO, ENPAM, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Tor Vergata e Ordine degli Avvocati di Roma, analizza la vertenza anche dal punto di vista numerico attraverso i dati forniti proprio da Sanità Informazione, che in virtù della forte attenzione dedicata alla questione, è riuscita anche a fotografare la vicenda in un proprio studio: sono infatti oltre 118mila i medici coinvolti e il costo complessivo del contenzioso supera i 16 miliardi di euro.
Proprio per individuare una soluzione che coniughi il rispetto dei diritti dei medici coinvolti e l’equilibrio delle casse dello Stato, emerge la necessità di un accordo transattivo, prospettato dal Senatore Antonio De Poli attraverso un apposito disegno di legge teso a garantire il diritto dei medici e al contempo a produrre un risparmio di 5 miliardi di euro per le casse dello Stato. Proprio questo è il focus centrale della tavola rotonda in apertura dei lavori del convegno e che vede protagonisti insieme al Senatore De Poli, Questore del Senato,
anche il Senatore Pierpaolo Sileri (Presidente della Commissione Sanità), il Senatore Antonio Saccone (Commissione Bilancio), l’Onorevole Federico Gelli (responsabile del rischio in sanità di Federsanità Anci) con il contributo dell’Avvocato Marco Tortorella, specialista del contenzioso in oggetto.

I bambini temono il vaccino? I consigli della pediatra

Il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e la pediatra Lucilla Ricottini, in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una serie di consigli utili ai genitori per sottoporre i bimbi ai vaccini vincendo le loro paure

I vaccini sono fondamentali per proteggersi da molte malattie, ma i bambini possono avere paura al momento di farli e questo può avere come effetto collaterale anche un aumento del dolore sperimentato. Come possono, quindi, i genitori gestire al meglio il tanto temuto momento dell’iniezione? Per aiutarli, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e la pediatra Lucilla Ricottini, in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una serie di consigli, attraverso il corso ECM FAD (Formazione a Distanza) dal titolo “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente”.

  1. NON PRESENTARSI IN AUMBULATORIO TROPPO IN ANTICIPO. Una volta fissato l’appuntamento, è controproducente presentarsi troppo in anticipo. L’eccessiva attesa rischia di generare ansia e nervosismo nel bambino, rendendo la vaccinazione ancora più complicata.
  2. DISTRARRE IL BAMBINO PER SCONFIGGERE LA PAURA. Un giocattolo nuovo, una canzone, leggere insieme una storia divertente: sono tutti buoni metodi per distrarre il bambino dal pensiero dell’iniezione mentre si aspetta in ambulatorio il proprio turno, soprattutto se l’attesa tende a prolungarsi.
  3. LE PAROLE SONO IMPORTANTI. Di fronte ad evidenti manifestazioni di disagio nel piccolo, vietato sgridarlo con frasi tipo “i bambini grandi non piangono” o scusarsi dicendogli “mi dispiace per ciò che ti sta accadendo”. L’unico effetto sarebbe quello di aumentare la frustrazione e l’ansia nel bimbo.
  4. IL POTERE DELLE COCCOLE E DEL DIALOGO. Il contatto fisico con la mamma, soprattutto nei neonati, ha un potere calmante. Se si tratta di bambini più grandi, è bene informarli su cosa si sta andando a fare, mantenendo sempre un atteggiamento rassicurante per non trasmettergli eventuali proprie ansie.
  5. LA FORZA DELLA FAMIGLIA. In questi casi è particolarmente vero il vecchio detto “l’unione fa la forza”: è consigliabile che a portare il bambino in ambulatorio non sia un solo genitore, ma entrambi, o comunque assieme ad altri membri della famiglia, in modo che il piccolo si senta più tranquillo e a proprio agio
  6. .L’ESPERIENZA DEL VACCINO PER SCONFIGGERE LA PAURA DEL MEDICO. Se le mamme e i papà riusciranno a gestire la vaccinazione dei loro figli nella maniera più serena possibile, ciò sarà molto utile per infondergli la fiducia necessaria a relazionarsi serenamente con i medici e il personale sanitario anche nel futuro, senza avere paura di loro.

La dottoressa Lucilla Ricottini è membro del comitato scientifico del provider ECM 2506 Sanità in- Formazione, nonché responsabile del corso FAD (Formazione a Distanza) “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente”, realizzato in partnership con Consulcesi Club e on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it. “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente” si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione.

I Convegno nazionale e formazione specialistica medica

Formazione specialistica medica. Diritto al risarcimento e prescrizione: limiti e opportunità nel diritto comunitario e nell’ordinamento italiano

I diritti dei medici in primo piano al Senato. Presso la Sala Capitolare del Convento di S. Maria sopra Minerva, si svolge il primo Convegno Nazionale dal titolo “Formazione specialistica medica. Diritto al risarcimento e prescrizione: limiti e opportunità nel diritto comunitario e nell’ordinamento italiano”. Una giornata di confronto tra illustri giuristi ed esponenti del mondo sanitario su una vertenza che dura da oltre vent’anni a causa della discriminazione patita dai medici specializzati tra il 1978 e il 2006 senza ricevere il corretto trattamento economico, nonostante fosse previsto dalle direttive Ue in materia (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE).

Tra i numerosi e autorevoli relatori, il Professor Guido Alpa, Ordinario di Diritto civile presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “Sapienza”, con un intervento dal titolo “Obblighi comunitari nei Trattati dell’Unione Europea e principio di responsabilità degli Stati membri per i danni causati ai singoli in conseguenza di violazioni del diritto comunitario nella giurisprudenza della CGUE”, e il Professor Bernardo Giorgio Mattarella, Ordinario di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza della Luiss “Guido Carli”, che tratta il tema dell’evoluzione della disciplina della formazione medica specialistica e i relativi problemi applicativi. Spazio anche al delicato e sempre attuale tema della responsabilità professionale medico sanitaria grazie al contributo all’Onorevole Federico Gelli, relatore della Legge 24 del 2017. Un dibattito arricchito dai preziosi contributi di esperti quali il Prof. Avv. Andrea Saccucci, Associato di Diritto internazionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”; il Dottor Enzo De Vincenzi, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione; il Prof. Avv. Sergio Di Amato, già Presidente della Terza Sezione Civile della Corte Suprema di Cassazione; l’Avvocato Maurizio Hazan, Fondatore e Managing Partner Studio Legale Associato Taurini & Hazan; la Professoressa Paola Frati, Ordinario di Medicina legale presso l’Università di Roma “Sapienza”.
Un confronto che vede in prima linea il mondo accademico italiano: proprio per questo si sta sviluppando una collaborazione affinché i materiali del convegno diventino oggetto di un corso dedicato presso la Luiss School of Law.

L’evento, promosso dalla testata giornalistica Sanità Informazione e patrocinato da FNOMCeO, ENPAM, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Tor Vergata e Ordine degli Avvocati di Roma, analizza la vertenza anche dal punto di vista numerico attraverso i dati forniti proprio da Sanità Informazione, che in virtù della forte attenzione dedicata alla questione, è riuscita anche a fotografare la vicenda in un proprio studio: sono infatti oltre 118mila i medici coinvolti e il costo complessivo del contenzioso supera i 16 miliardi di euro.
Proprio per individuare una soluzione che coniughi il rispetto dei diritti dei medici coinvolti e l’equilibrio delle casse dello Stato, emerge la necessità di un accordo transattivo, prospettato dal Senatore Antonio De Poli attraverso un apposito disegno di legge teso a garantire il diritto dei medici e al contempo a produrre un risparmio di 5 miliardi di euro per le casse dello Stato. Proprio questo è il focus centrale della tavola rotonda in apertura dei lavori del convegno e che vede protagonisti insieme al Senatore De Poli, Questore del Senato,
anche il Senatore Pierpaolo Sileri (Presidente della Commissione Sanità), il Senatore Antonio Saccone (Commissione Bilancio), l’Onorevole Federico Gelli (responsabile del rischio in sanità di Federsanità Anci) con il contributo dell’Avvocato Marco Tortorella, specialista del contenzioso in oggetto.

Dieta bambini estiva

“Poca frutta e verdura e troppi zuccheri!” L’allarme dei pediatri SIMPE: “il 50% dei bambini mangia male, e d’estate ancora peggio”

Il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Giuseppe Mele (Presidente della Società Italiana Medici Pediatri), in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una serie di consigli per una dieta estiva adatta a grandi e piccini, con un occhio di riguardo alla galassia delle vitamine B

La stagione estiva è sinonimo di vacanze e divertimento all’aria aperta, soprattutto per bambini e adolescenti, dopo un lungo anno passato sui banchi di scuola. Tuttavia, l’aumento delle temperature può generare inappetenza e difficoltà digestive, rendendo più difficile seguire un’alimentazione sana e regolare. Ma come mangiano i nostri bambini e, in generale, le famiglie italiane? A delineare un quadro, non del tutto positivo, è il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Giuseppe Mele (Presidente della Società Italiana Medici Pediatri), in collaborazione con Consulcesi Club attraverso il corso ECM FAD (Formazione a Distanza) dal titolo “La galassia delle vitamine B: come e quando integrare”.

COME MANGIANO I NOSTRI BAMBINI/RAGAZZI?

• Scarso consumo di verdura e frutta;
• Eccessivo consumo di proteine;
• Eccessivo consumo di grassi;
• Eccessivo consumo di zuccheri.

QUALI SONO LE ABITUDINI ALIMENTARI DELLE NOSTRE FAMIGLIE?

• Pasti irregolari;
• Assenza della prima colazione;
• Alimentazione spesso monotona;
• Assunzione squilibrata di micro e macro nutrienti.

Da un’indagine condotta sui pediatri è emerso che oltre il 46% dei bambini mangia male:
• Il 22,1% dei bambini segue un regime alimentare frammentario, carente e nel complesso non equilibrato;
• Il 24,5% dei bambini segue un regime alimentare del tutto squilibrato.
Tra coloro che non seguono una dieta adeguata, il 41,8% dei bambini ha oltre 10 anni, il 28,4% dei bambini ha tra i 6 e i 10 anni, il 19,5% dei bambini ha tra i 3 e i 6 anni e il 10,3% dei bambini ha tra 0 e 3 anni.

Ma quali sono gli accorgimenti per un’alimentazione sana in estate per i bambini (e gli adulti)?

FRUTTA E VERDURA IN ABBONDANZA. Verdura cruda o cotta al vapore, in modo da non perdere le sostanze nutritive, e frutta con la buccia, ricca della sua componente fibrosa, non devono mai mancare, soprattutto d’estate, per il loro apporto di vitamine B. Queste vitamine, infatti, agiscono su organi diversi del nostro corpo: le B1 e B2 migliorano l’attività dei muscoli e contrastano la sensazione di stanchezza favorendo una forma fisica ottimale, le B3 e B6 contribuiscono al rinnovamento e alla cura della pelle e, quindi, sono particolarmente indicate in estate per non rovinare la pelle con l’esposizione prolungata al sole.

NO A GRASSI E FRITTURE. Le proteine non sono sicuramente da demonizzare ma da scegliere con attenzione: meglio evitare la carne rossa, più grassa, e preferire pesce (non fritto), carne bianca e soprattutto legumi, che sono ricchi di sali minerali e vitamina B1, fondamentale per la buona funzionalità del sistema nervoso.
EVITARE LE BEVANDE GASSATE. Le bevande con le bollicine sono una tentazione irresistibile per i bambini, ma sarebbe meglio evitarle e preferire spremute d’arancia, frullati di frutta fresca e thè freddo, da preparare in casa.
SÌ AGLI SPUNTINI LEGGERI (SENZA DEMONIZZARE IL GELATO). In estate la regola è “mangiare meno, ma spesso”, offrendo ai bambini spuntini a base di frutta fresca e yogurt. Il gelato non è da demonizzare, ma sicuramente da gestire con accortezza, preferendo i gusti alla frutta rispetto alle creme che possono risultare difficili da digerire.

Il dottor Giuseppe Mele, Presidente SIMPe, è responsabile scientifico del corso FAD (Formazione a Distanza) “La galassia delle vitamine B: come e quando integrare”, realizzato in partnership con Consulcesi Club e on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it. “La galassia delle vitamine B: come e quando integrare” si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione.

Instagram guida per i genitori: dagli hashtag pro-anoressia al ruolo degli influencer

Il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Stefano Lagona, psicologo e psicoterapeuta, in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano un vademecum sul controverso rapporto tra il popolare social network e disturbi alimentari attraverso il corso ECM FAD (Formazione a Distanza) dal titolo “I disturbi del comportamento alimentare: inquadramento diagnostico e  trattamento”

#Thinspirathion, #bodycheck, #thighgap, #boneinspiration: sono solo alcuni degli hashtag che su Instagram raccontano un mondo dove la sfida, spesso tra giovanissime, a chi mangia meno, mostra le gambe più esili o le ossa sporgenti, è ormai una realtà quotidiana. Se il popolare social network ha riconosciuto il problema già nel 2012, mettendo al bando 17 degli hashtag finiti sotto accusa per incitamento all’anoressia e alla bulimia, i ricercatori del Georgia Institute of Technology hanno individuato centinaia di varianti lessicali che sfuggono alla
censura. Ma i rischi, soprattutto per le adolescenti, non si limitano a questi fenomeni estremi: anche il ruolo dei cosiddetti “influencer” è sempre più centrale nella diffusione di parametri estetici irraggiungibili (spesso
artefatti).

In un contesto dove oltre 3 milioni di italiani soffrono di disturbi alimentari, in prevalenza donne e sempre più giovani, il provider ECM 2506 Sanità in Formazione e il dottor Stefano Lagona, psicologo e psicoterapeuta, in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una guida per un uso consapevole di Instagram, soprattutto tra le adolescenti attraverso il corso FAD (Formazione a Distanza) dal titolo “I disturbi del comportamento alimentare: inquadramento diagnostico e trattamento”.

LA CENSURA NON RISOLVE IL PROBLEMA. Oscurare siti internet e censurare hashtag può sembrare la soluzione più rapida, ma non affronta minimamente il problema del profondo disagio che è alla base di queste community virtuali. Con la repressione si ottiene solamente che si nascondano, ma il disturbo alimentare rimane inalterato. Molti dei “vecchi” blog pro-anoressia e pro-bulimia, cancellati dal web, oggi sono dei gruppi Whatsapp.

CI SI CONFRONTA SU INSTAGRAM PER SOLITUDINE. Postare slogan pro-anoressia, mostrare immagini di ragazze sempre più scheletriche, sfidarsi a chi fa scendere l’ago della bilancia più rapidamente. Sono comportamenti ai quali si arriva quando c’è già un problema di base, ci si sente soli e si cercano forme di
supporto e confronto. Instagram, che è il social network più popolari tra i giovanissimi, diventa così un mezzo per sfogare il proprio disagio, rischiando però di finire in una spirale incontrollata di consigli malsani.

NON È TUTTO ORO CIÒ CHE È FRUTTO DEI FILTRI DI INSTAGRAM. Giornali e tv hanno già contribuito a diffondere ideali estetici inaccessibili, aumentando il senso di inadeguatezza soprattutto tra donne e adolescenti: ma nell’era dei social network è inimmaginabile la pressione subìta dai giovanissimi nel confrontare
la propria immagine con quella degli altri, alla ricerca della loro approvazione. L’immediatezza delle immagini, le “stories”, la comunicazione apparentemente orizzontale tra gli influencer i loro seguaci, non rendono evidenti le strategie di chi lavora sui social, e riesce a veicolare un’immagine fittizia di perfezione che genera un disperato desiderio di emulazione.

L’UNICA ARMA È LA PREVENZIONE. Gli adolescenti di oggi sono dei “nativi digitali” e hanno a disposizione tutti gli strumenti e le conoscenze tecnologiche per confrontarsi con ciò che trovano in rete, ma non sono così preparati a livello psicologico. I genitori, al contrario, spesso sono ancora dei neofiti del web e non riescono a comprendere ciò che accade ai figli quando hanno in mano il loro smartphone. È quindi indispensabile saper cogliere i primi segnali d’allarme (utilizzo di indumenti larghi per nascondere la perdita di peso, iperattività fisica,
tendenza a mangiare da soli) per rivolgersi tempestivamente al medico, che deve essere adeguatamente formato per affrontare tutta una nuova panoramica di disturbi alimentari: non solo anoressia e bulimia, ma anche ortoressia (l’esagerata attenzione per la qualità del cibo), la drunkoressia (la restrizione delle calorie in modo da poter consumare più alcol senza aumentare di peso) e la bigoressia (la preoccupazione cronica di non essere abbastanza muscolosi che induce alla dipendenza dall’esercizio fisico).

Il dottor Stefano Lagona è responsabile scientifico del corso FAD (Formazione a Distanza) del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione “I disturbi del comportamento alimentare: inquadramento diagnostico e
trattamento”, realizzato in partnership con Consulcesi Club. “I disturbi del comportamento alimentare: inquadramento diagnostico e trattamento” si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it, è sviluppato in tre moduli didattici composti da video-lezioni e materiali di approfondimento. Un questionario finale accerta la comprensione dei contenuti e assegna 3 crediti ECM